Fattura elettronica per un cliente estero: Come funziona

Fabio Beccari

Quando si tratta di fatturare all’estero, molte aziende e professionisti hanno dubbi su come procedere. In realtà non è così complicato come sembra. Rispetto ai clienti esteri non vi è l’obbligo di emettere una fattura elettronica, ma può essere vantaggioso farlo seguendo le indicazioni che stiamo per fornirti. Un’altra scelta vantaggiosa se operi con l’estero è utilizzare Wise per Business, che ti permette di azzerare i costi del cambio valuta.

In questo articolo, tratteremo i seguenti argomenti:

Fattura all’estero: come funziona

L’obbligo di fatturazione elettronica introdotto dalla legge di bilancio 2018 non vale per l’estero. In teoria si possono ancora emettere le fatture cartacee per la prestazione di servizi e la cessione di beni a soggetti non residenti in Italia. Tuttavia una scelta simile impone l’adempimento mensile del c.d. “esterometro”, cioé la comunicazione delle fatture transfrontaliere all’Agenzia delle Entrate.

Pertanto:

  • Alle categorie esonerate dall’esterometro (che poi coincidono con quelle esonerate dalla fatturazione elettronica) può ancora convenire la fatturazione tradizionale.
  • Negli altri casi è probabilmente più agevole passare alla fatturazione elettronica anche per i clienti esteri.

Ovviamente la scelta migliore andrà individuata con l’aiuto del tuo commercialista.

Dopo questa sintesi, vediamo i dettagli.

L’obbligo di fatturazione elettronica non vale per l’estero

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito tramite la FAQ n. 63 del 19 luglio 2019 che:

  • L’operatore IVA italiano può scegliere di emettere fattura elettronica a un cliente estero business o consumatore finale nell’unione europea o extra UE.
  • Nel caso di emissione fattura elettronica a cliente estero privato o azienda non dovrà trasmettere i dati di tale fattura tramite l’esterometro.¹

In altri termini è possibile emettere fatture elettroniche ai clienti italiani e fatture cartacee ai clienti esteri. Naturalmente occorrerà seguire un’unica numerazione e rispettare la data progressiva per tutte le fatture italiane ed estere.

L’obbligo di fatturazione elettronica in Italia

Già dal 2015 il Ministero dell’Economia ha messo a disposizione dei contribuenti il Sistema di Interscambio per la trasmissione delle fatture all’Agenzia delle Entrate allo scopo di incentivare la fatturazione elettronica. Dal 2019 l’utilizzo di questo sistema è diventato obbligatorio per le cessioni di beni e prestazioni verso soggetti residenti in Italia. Oggi le aziende italiane devono dotarsi di un codice fattura elettronica per ricevere e trasmettere le fatture in via telematica.

Eccezioni: regime di vantaggio e forfettario

Sono esonerate dall’obbligo di fatturazione elettronica alcune categorie, tra cui:

  • I soggetti che adottano il regime di vantaggio (c.d. “minimi”)
  • I soggetti che adottano il regime forfettario (avendo ricavi non superiori ai 65.000 €).

Le stesse categorie sono dispensate dall’adempimento dell’esterometro. A seguito di dubbi interpretativi, questo punto è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 14/E del 17 giugno 2019.²

In sintesi

In fatto di emissione fattura a cliente estero ad oggi esistono due possibilità:

  • Fatturazione elettronica
  • Fattura cartacea con esterometro

Invece, chi rientra nelle categorie esonerate dall’obbligo di fatturazione elettronica potrà scegliere tra:

  • Fatturazione elettronica
  • Fattura cartacea (senza esterometro)

Chi già adotta la fatturazione elettronica per i clienti italiani potrà seguire facilmente lo stesso metodo per le fatture estere. Di seguito le indicazioni per compilare la fattura elettronica estera.

Come compilare una fattura elettronica per un cliente all’estero?

Ora scendiamo in un campo più tecnico e vediamo come compilare la fattura per un cliente estero. Anche questa procedura è stata descritta dall’Agenzia delle Entrate nella FAQ n. 63/2019 sopra citata.

La fattura elettronica estero deve riportare i valori indicati nella seguente tabella:

CampoValore
Codice destinatarioCome codice destinatario estero inserire la sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX”
“IdPaese” (sez. “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”)Inserire il Codice Paese estero (diverso da IT ed espresso secondo lo standard ISO 3166- 1 alpha-2 code)
“IdCodice” (sez. “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”)Valore alfanumerico identificativo della controparte (fino a un massimo di 28 caratteri alfanumerici, su cui il SdI non effettua controlli di validità)
“CodiceFiscale” (sez. “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”)Stesso valore riportato nel campo “IdCodice” (il campo va compilato solo se il soggetto è un consumatore finale ed è l’equivalente del nostro codice fiscale)
IndirizzoSelezionare la nazione di appartenenza (non sarà necessario compilare la provincia)
CAPIl CAP va compilato con il valore generico “00000” e si può utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP estero

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Dati aggiornati al 03 giugno 2020

Fonti:

  1. FAQ 63, Risposte alle domande più frequenti sulla fatturazione elettronica pubblicate il 19 luglio 2019 dall’Agenzia delle Entrate, pg. 2
  2. Soggetti esonerati dall’esterometro”, Circolare n. 14/E del 17 giugno 2019 dell’Agenzia delle Entrate, pg 26

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